Lo smart working rilancia la Periferia di Milano per gli spazi uffici

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Tra i diversi elementi che concorrono alla scelta di un ufficio, la location assume un ruolo fondamentale per il tenant.

Una zona facilmente accessibile, con diversi servizi nelle vicinanze, non solo rappresenta un valore aggiunto per l’immobile, ma anche una caratteristica di spessore per chi deve recarsi sul posto di lavoro.

Se prima del Covid-19 le zone più richieste per gli spazi uffici a Milano risultavano essere quelle di Porta Nuova, Porta Garibaldi e Centrale, ovvero il New Business District meneghino, oggi la domanda rivaluta anche le zone più esterne della città, collegate dal trasporto pubblico/metropolitano e vicino ad aree verdi. 

Complice di tale tendenza canoni di locazione più contenuti e un maggiore utilizzo dello smart working che, negli ultimi mesi impattati dalla pandemia, ha vissuto una vera e propria esplosione.

Per quanto riguarda i valori immobiliari, rilevati dal Dipartimento di Ricerca di World Capital nella fase pre Covid-19, la prime rent italiana viene registrata nel Centro di Milano con un canone di locazione massimo di 550 €/mq/anno. Se ci spostiamo sulla zona di Porta Nuova il valore di locazione massimo è di 450 €/mq/anno. Canoni più bassi invece vengono registrati nella Periferia di Milano, dove i valori di locazione oscillano da un minimo di 140 €/mq/anno a un massimo di 240 €/mq/anno, fino ad arrivare ad un canone massimo di 200 €/mq/anno nell’Hinterland milanese. 

Per quanto riguarda lo smart working, invece, tale modalità di lavoro sembrerebbe destinata a non sparire ad emergenza finita.

Secondo un’analisi svolta da Euromobility sui mesi di lockdown, emerge infatti che il 47% dei cittadini si dichiara molto soddisfatto dell’esperienza di lavoro agile e il 45% abbastanza soddisfatto. Il 37% vorrebbe mantenere lo smart working il più possibile, mentre il 52% si augura di poter continuare a praticarlo almeno qualche giorno a settimana.

È bene evidenziare che lo smart working non influenza soltanto le scelte di location dei tenant, ma può contribuire anche alla riduzione dell’inquinamento, visto il conseguente minor numero di lavoratori costretti a muoversi.

La sfida per i prossimi mesi sarà quella di comprendere cosa rimarrà di questo periodo. Emergono già delle tendenze verso una maggiore sostenibilità ed efficienza energetica degli uffici, anche grazie a diversi incentivi pensanti proprio per promuovere tale aspetto.

Quasi sicuramente gli immobili di qualità continueranno ad essere la scelta migliore in ogni campo real estate.

Nonostante il momento particolare ed alcuni rallentamenti dovuti all’emergenza sanitaria, in questi ultimi mesi abbiamo comunque concluso alcune operazioni importanti proprio in campo office meneghino. Questi deal rappresentano sicuramente un messaggio positivo, che incoraggia la ripresa del settore. – dichiara Andrea Faini, CEO di World Capital Tuttavia, per comprendere a pieno cosa accadrà nel comparto office, dovremmo attendere quasi sicuramente l’autunno, quando le aziende decideranno quali modelli di gestione adottare effettivamente.”

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Simona Giuliano

Affascinata dalla comunicazione in ogni sua forma, nonché sfumatura e fedele sostenitrice di qualsivoglia media, soprattutto se digitale. Con il costante scopo di dar Voce e rendere Dinamico l’Immobile!

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