Logistica: commercio internazionale e potenzialità milanese a confronto

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L’attuale situazione economica e il periodo storico in cui versa la rete commerciale e logistica europea, ci spinge ad osservare e studiare gli scenari di mercato non solo dell’Italia, ma anche dei paesi europei, con l’utilizzo di strumenti specifici e prestando particolare attenzione al sentiment degli operatori che effettuano tratte internazionali.

Tra le principali fonti analizzate, una è il nuovo Osservatorio Covid-19 sui trasporti marittimi e logistica che con dedizione ha esaminato gli andamenti a livello mondiale del commercio via mare.

Dall’analisi si evince come l’area mediterranea risulti essere la più colpita, registrando cali a doppia cifra, a differenza delle aree del Pacifico e dell’Asia che, seppur indebolite, hanno subito un contraccolpo più contenuto.

Questa flessione si rivela essere la prima dopo 38 mesi circa consecutivi di crescita, manifestandosi in diverse forme, tra cui la riduzione del transito nel Canale di Suez, che ha registrato un aumento delle navi ma una riduzione del tonnellaggio in transito, sviluppando un record di Blank Sailing, su diverse rotte da e per l’Europa.

Benché in Italia l’impatto della crisi non si sia ancora manifestato del tutto, le stime prevedono una perdita di circa 100 tonnellate nel corso di tutto il 2020.

Tuttavia, nel nostro territorio abbiamo un’importante eccezione, ovvero il porto di Gioia Tauro, che ha generato una crescita del transito pari al +21% (su base 2019).

Dando uno sguardo generale al settore, possiamo notare come il futuro del commercio marittimo non sia statico, anzi, considerando i cambi di direzione anche a livello di direttive sanitarie, lo scenario potrebbe ancora evolversi.

Volendo collegare il quadro europeo alla nostra realtà italiana, e soprattutto milanese, è doveroso citare la prestigiosa LIUC Business School e il lavoro svolto dall’Osservatorio sull’Immobiliare Logistico diretto dal Prof. Fabrizio Dallari, con il quale World Capital collabora da diversi anni.

Nel 2010 infatti, la Camera di Commercio di Milano, commissionò al team della LIUC un’analisi della zona logistica di Milano, avente come perimetro da Novara a Brescia e da Piacenza a Malpensa. A distanza di dieci anni, il Prof. Dallari ha consegnato i risultati dell’analisi, riassumendo le caratteristiche della RLM (Regione Logistica Milanese) e ponendola a confronto con i suoi competitor diretti a livello europeo.

L’analisi è stata realizzata attraverso un preciso e meticoloso sistema di 24 KPI, suddivisi in 3 macro insiemi di costi, efficienza e competitività, accessibilità e connettività.

“La Regione Logistica Milanese ha dimostrato un enorme potenziale con oltre 800 depositi e magazzini per una superficie complessiva di circa 9 milioni di metri quadri. – commenta Fabrizio Dallari, Direttore del Centro sulla Logistica e il Supply Chain Management della LIUC Business School – La rete delle infrastrutture, seppur non del tutto perfetta, risulta comunque adeguata con ampi spunti di miglioramento per agevolare lo scambio delle merci. In ultima analisi notiamo come la Regione Logistica Milanese movimenti oltre il 25% del totale nazionale, confermando l’importanza del Nord e dell’area Milanese, come protagonista principale della logistica italiana e terreno fertile per miglioramenti e investimenti.”

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Simona Giuliano

Affascinata dalla comunicazione in ogni sua forma, nonché sfumatura e fedele sostenitrice di qualsivoglia media, soprattutto se digitale. Con il costante scopo di dar Voce e rendere Dinamico l’Immobile!

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