Social Housing, nuova Filosofia di Vita: condivisione e sostenibilità

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In un mondo dove solidarietà ed equità vanno progressivamente “assottigliandosi”, dove sempre più isolamento, malcontento e sfiducia conquistano potere, l’edilizia sostiene e rilancia coesione sociale e community con il Social Housing, un nuovo modo di progettare, costruire e concepire l’abitazione orientato a condivisione e sostenibilità.

La crisi economica odierna richiede sempre più forme immobiliari alternative, nuove soluzioni real estate “accessibili”, in cui acquirente o affittuario possano riporre il proprio investimento ma anche fiducia e benessere. La casa è luogo di affetti, investimento economico, simbolo di stabilità e proiezione futura.

Un esempio è il “rent to buy”, l’affitto con riscatto, formula che offre la possibilità di affittare una casa e di poterla acquistare dopo qualche anno a condizioni prefissate recuperando in parte o in toto i canoni versati, soluzione che agevola famiglie con difficoltà ad accedere a un mutuo e promuove il copioso stock di immobili invenduti. Insieme, si diffonde l’interesse per la nuda proprietà, per costo agevolato e rivalutazione nel tempo, e per le vendite all’asta.

In questo quadro si inserisce il Social Housing, a metà tra l’edilizia popolare e le proprietà private vendute o affittate a prezzo di mercato, il cui obiettivo da una parte è fornire alloggi di qualità a uso permanente e a canoni contenuti, dall’altra sviluppare l’integrazione e la nascita di comunità costruendo spazi comuni. Un rimedio all’iniquità abitativa e strumento di integrazione umana e sostenibilità sociale ed economica.

Degno di una nota particolare, inaugurato a Milano il 18 novembre scorso e per più motivi a mio giudizio significativo e rappresentativo progetto di Social Housing, è Cenni di Cambiamenti, una perfetta fusione di Co-Housing, Innovazione e Green.
Esteso su un’area complessiva di 17.000 mq, progettato dall’architetto fiorentino Fabrizio Rossi Prodi e sviluppato da Polaris Real Estate Sgr, il progetto nasce dal concetto di comunità applicato a un contesto urbano e, composto di quattro torri di nove piani, si rivolge principalmente ai giovani.

Composto da 124 alloggi in classe energetica A, proposti in affitto a canone calmierato e in affitto con patto di futuro acquisto, Cenni di Cambiamento include servizi collettivi, spazi ricreativi e culturali comuni e rappresenta il primo progetto residenziale in Europa realizzato interamente con strutture portanti in legno.

Un complesso quindi che promuove coesione sociale, integrazione e condivisione, accanto alla cultura dell’abitare sostenibile e collaborativo. Un interessante esempio di Social Housing eco e innovativo, il progetto di una comunità e di una nuova filosofia di vita.

Ma Cenni non rappresenta un caso unico, numerosi oggi i progetti social in via di sviluppo nel paese. Meritevoli, in particolare, Maison du Monde, ristrutturazione di un immobile esistente a Milano per la realizzazione di 49 alloggi e spazi comuni; Abit@Giovani, progetto che si propone di rendere disponibili 1.000 alloggi sul territorio milanese a under 35; il maxi network di imprese LegaCoop Abitanti impegnato nella realizzazione di 2.900 alloggi e i 144 interventi di housing social nelle mani di Cdp Investimenti Sgr.

Sgr, Investitori e Costruttori quindi, sempre più orientati al  nuovo stile di vita, l’abitare sociale e sostenibile, risposta a un bisogno di coesione ed equità.

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Simona Giuliano

Affascinata dalla comunicazione in ogni sua forma, nonché sfumatura e fedele sostenitrice di qualsivoglia media, soprattutto se digitale. Con il costante scopo di dar Voce e rendere Dinamico l’Immobile!

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